Guida al congedo parentale, ai bonus statali per la nascita e ai contributi per la babysitter e il nido

Diversi sono i benefici e i bonus per le mamme lavoratrici del settore pubblico e privato quali il congedo per maternità obbligatorio o il congedo parentale facoltativo. Esistono anche altre forme di aiuto a tutela della maternità/paternità a favore dei lavoratori autonomi e recentemente sono stati previsti quattro giorni di congedo per i papà entro i primi cinque mesi di vita del bambino. Questo articolo fornisce una ampia panoramica per orientarsi nella complessa materia delle agevolazioni a disposizione dei genitori.

Le agevolazioni e i contributi (bonus) possono essere raggruppati in tre grandi categorie: I) i periodi di congedo per paternità e maternità/adozione e affidamento; il congedo papà e i permessi di riposo (allattamento, etc.); II) il bonus alla nascita e gli assegni per maternità/paternità;  III) i contribuiti e i rimborsi per fruire dei servizi per la prima infanzia o del babysitteraggio a domicilio.

I. CONGEDI E PERMESSI

 In questo primo blocco vi presentiamo i benefici relativi al congedo obbligatorio e facoltativo, e le misure a la tutela della maternità/paternità (congedi per lavoratori autonomi, domestici, a domicilio) compresi i premessi orari per l’allattamento per i lavoratori dipendenti.

  • Il  congedo di maternità/paternità obbligatorio. Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto  durante la gravidanza e il puerperio. In presenza di determinate condizioni che impediscono alla madre di beneficiare del congedo, l’astensione dal lavoro spetta al padre (congedo di paternità).

  • Il congedo parentale facoltativo. Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativo dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita e soddisfare i suoi bisogni affettivi e relazionali

  • Il congedo papà.Questo congedo rientra nelle forme obbligatorie a tutela della maternità/paternità. Il congedo paterno rientra anche nelle forme di congedo facoltativo alternativo al congedo di maternità della madre, come vedremo in seguito.

  • I riposi giornalieri. L’indennità per riposi giornalieri spetta alle madri e ai padri lavoratori dipendenti per l’allattamento del bambino, anche se adottato o in affidamento, ed è pari alla retribuzione.

II. BONUS ALLA NASCITA E ASSEGNI DI MATERNITÀ E PATERNITÀ

Questo secondo blocco di misure riguarda i bonus e gli assegni destinati ai genitori per la nascita, adozione o affidamento di un bambino

  •  Premio alla nascita – 800 euro altrimenti detta bonus mamma domani. Si tratta di un premio di 800 euro concesso in un’unica soluzione per la nascita o l’adozione di un minore corrisposto dall’INPS alla futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affido.

 

  • L’assegno di maternità di base spetta, nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno (per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi al proprio comune di residenza).

 

  • L’assegno di maternità dello Stato, spetta invece per lavoratori atipici e discontinui. E’ una prestazione previdenziale a carico dello Stato, concessa ed erogata direttamente dall’INPS.

 

  • L’assegno di natalità, detto anche Bonus Bebè, è una prestazione di natura economica erogata mensilmente dall’INPS a cui hanno diritto i genitori, in caso di nascita, adozione o affido preadottivo, in presenza di un ISEE minorenni non superiore a 25mila euro annui.

  • Bonus cicogna.L’INPS, infine, indice annualmente per figli e orfani dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA e dei dipendenti Gestione Fondo ex IPOST un concorso per l’erogazione di un contributo economico per la nascita di bambini (Bonus cicogna Fondo Assistenza)

III. BONUS ASILI NIDO E BABYSITTER

Quest’ultimo blocco di misure riguarda le agevolazioni per la frequenza di servizi per l’infanzia o per il babysitteraggio a domicilio concesse come contributo alle famiglie o come misura alternativa al congedo parentale

  • Il bonus asilo nido e babysitter, è un contributo, fino a un importo massimo di 1.000 euro su base annua.

 

  • Il contributo baby-sitting o asili nido: alternative al congedo parentale.Dal biennio 2013-2015 è possibile richiedere al termine del congedo di maternità, ed entro gli 11 mesi successivi, l’erogazione da parte dell’INPS di voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting oppure un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi in alternativa al congedo parentale facoltativo.

Queste ultime misure si inseriscono in una più ampia strategia volta a permettere la conciliazione tra lavoro e famiglia e a migliorare la qualità di vita quotidiana dei genitori impegnati fuori casa per lavoro.I contributi erogati dall’INPS per le rette e per il babysitteraggio a domicilio rappresentano un incentivo per rendere più agevole la fruizione dei servizi per la prima infanzia.

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