Ansia da separazione

D. Ciao a tutte le mammine!E’ una domanda rivolta sopratutto a chi lavora…io i primi di marzo tornerò al lavoro dopo essermi fatta i 3 mesi di maternità obbligatoria + i 6 di facoltativa. bè,ho già l’ansia di lasciare la mia piccola!!!!!
Voi come avete vissuto questo momento?

R. Manifestare  un certa paura da separazione è una risposta adeguata e geneticamente programmata, sia per i genitori che per i bambini.

Questa,  dovrebbe essere comunque inversamente proporzionale all’età, esperienza e al ruolo (bambini o genitore o nonni). In realtà non sempre è così. L’errore più comune è scambiare le proteste dei bambini, specialmente molto piccoli ,con ansia. La forte protesta dei neonati alla separazione dall’adulto che se ne occupa è una normale, ed adeguata, segnalazione espressa dai piccoli  per richiamare l’adulto a sé e superare il disagio che l’allontanamento del/i genitore gli causa.In poche parole il bambino ha paura di restar solo.

Nei genitori, salvo casi molto particolari, l’apprensione a lasciare il bambino  a qualcun altro: all’educatrice del nido, alla sua tata o anche ai nonni può invece assumere la connotazione di una risposta d’ansia (paura immotivata e senza oggetto) che contagia immediatamente la naturale “paura” del bambino che  si trasforma rapidamente in paura per la paura dei propri genitori. Questo è il motivo per cui mamme e papà necessitano di rassicurazioni al pari dei piccoli, anche se con modalità ovviamente differenti. Dei genitori, anche apprensivi, che riescono ad essere rassicurati (o a rassicurarsi) su quanto stanno facendo sono sicuramente in grado di trasmettere a propri figli la fiducia necessaria per ingoiare un boccone un po’ agrodolce che permetterà loro di aumentare la sua capacità di adattamento nel mondo.

LA REDAZIONE

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