Nido o Casa

La sicurezza affettiva è il punto cruciale nella scelta del modo di custodia. Non è per nulla scontato che un bambino molto piccolo “si trovi” in un sistema collettivo, ove egli deve lottare per ottenere l’attenzione. Da qui l’importanza che viene attribuita alla preparazione all’inserimento al nido, e all’attenzione specifica della puericultrice referente ai momenti delle cure (pasto, cambio, sonno). Assumono quindi grande importanza il numero e la qualità del personale al nido, i loro buoni propositi e la loro stabilità come equipe, le loro buone relazioni con i genitori e l’attenzione verso i momenti di transizione tra le persone che si occupano del bambino. Sono questi gli elementi che assicurano la qualità di un modo di custodia, più che i locali o la quantità di giochi.

Dalla parte del bambino. L’adattamento alla custodia in comune è molto differente da un bambino all’altro, in funzione del suo bagaglio personale e del sostegno che troverà o no nel suo entourage (genitori e personale del nido). Sebbene l’inserimento al nido rappresenti un avvenimento molto importante nella vita del bambino, l’angoscia di separazione si ripete quotidianamente.

Spesso per padri e madri esiste un’equivalenza implicita tra la socializzazione e la vita in collettività del bambino. La collettività non è un bisogno. Essa è piuttosto una necessità per le esigenze professionali dei genitori. La prima socializzazione si radica, infatti, nella relazione sicura con la madre o con l’adulto maternante.  Come lo mostra bene la teoria dell’attaccamento, è proprio da un attaccamento sicuro che si sviluppa la socializzazione propriamente detta. Solo il bambino che ha costruito un attaccamento sicuro si mostra capace d’apertura sociale, cioè di operare un transfert della sua relazione positiva d’attaccamento al papà e alla mamma e di concepire l’altro, l’estraneo, come un punto di sostegno, di cooperazione e d’esplorazione. L’inserimento al nido in età molto precoce può rappresentare, al contrario, un rischio per la socializzazione di un bambino piccolo dal momento delle discontinuità multiple e delle rotture che può presentare il ritmo della vita collettiva. Il rischio è che la regola di funzionamento della collettività si applichi al bambino senza la presa in conto dei suoi bisogni, né dei suoi ritmi propri.

Cos’è TATAPARK

TATAPARK© costituisce la giusta transizione tra l’accudimento a casa del bambino e il debutto della vita in comune costituita dal nido, prima, e dalla scuola per l’infanzia, poi. Il modello TATAPARK© si propone come sistema innovativo teso ad assicurare il massimo benessere ai genitori e ai bambini. Le madri in particolare sono al centro di questo sistema. TATAPARK©, infatti, dà la possibilità di restare accanto e prendersi cura del proprio e di altri bambini per i primi 18 mesi di vita in un ambito domiciliare consueto (alloggio di uno dei bambini); e di custodire collettivamente i bambini più grandi, da 14 a 36 mesi, in piccoli nidi (di quartiere o condominiali).

Il periodo che va da 0 a 18 mesi, per il bambino, è cruciale per due ordini di ragioni. Questo periodo vede, in primo luogo, lo stabilirsi del legame di attaccamento bambino-genitore ma anche quello reciproco di accudimento genitore-bambino. Per questo è necessario che il legame sia sicuro, emotivamente rispondente e continuo nel tempo. La custodia precocissima per tempi prolungati in collettività non facilità l’attaccamento dei bambini che se anche possono contare su una figura affettiva di riferimento stabile, l’educatrice, debbono condividerla con altri coetanei entrando in competizione con loro o peggio isolandosi, quando il confronto si fa troppo rude. In secondo luogo, l’intervallo 0-18 mesi è anche il periodo più critico per la salute dei piccoli. Infatti il loro sistema immunitario è in via di formazione e solo un accudimento di tipo domiciliare può garantire ai bambini di superare senza troppi stress fisici (malattie infettive o peggio a ripetizione). A questo proposito tutte le ricerche pediatriche sul tema parlano chiaro la custodia molto precoce all’esterno rappresenta di per se stesso il rischio principale di contrarre malattie e di essere quindi sottoposte a terapie antinfettive. Tra queste quelle di tipo antibiotico costituisco un fattore di vulnerabilizzazione per le successive tappe dello sviluppo.

I nostri obiettivi

Dare la possibilità a tutti i padri e le madri e di stare accanto al proprio bambino, di indirizzarne e seguirne il suo primo sviluppo condividendo le proprie capacità paterne e materne con altri bambini e genitori. Essi si connotano quindi come “sostegno alla genitorialità” e non solo come sostegno organizzativo. La collaborazione tra lo Staff TATAPARK© e le famiglie è il valore principale del Progetto, così come importante per noi è la conciliazione tra i tempi di cura del bambino e quelli di lavoro.

Per assicurare il nostro sostegno ai genitori, provvediamo:

  • alla formazione di base delle madri-babysitter (puericultura; psicologia dello sviluppo; psicomotricità; pronto soccorso; alimentazione; animazione);
  • all’affiancamento delle neobabysitter ad educatrici esperte (o a madri babysitter con esperienza almeno triennale nel progetto);
  • al supporto logistico da parte di inservienti che la coadiuvano nella gestione della casa;
  • al supporto specialistico e relazionale dello Staff della TATAPARK © (educatore, dietista, pediatra, psicologo, coordinatore pedagogico);
  • all’inquadramento lavorativo della madre-babysitter TATAPARK© (colei che prevalentemente si prende cura dei bambini propri ed altrui);
  1. ARTICOLAZIONE E FLESSIBILITÀ DELL’OFFERTA DI CUSTODIA, intra ed extrafamiliare, a seconda dell’età del bambino e in funzione della disponibilità delle famiglie.
  1. FACILITARE L’INSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO dei genitori, promuovendo soprattutto l’occupazione femminile. TATAPARK© offre sia la formazione professionale alla professione babysitter sia l’opportunità di acquisire l’esperienza necessaria con i bambini.
  1. ACCESSIBILITÀ DEI NOSTRI SERVIZI . I genitori dei bambini sono invitati a partecipare alle attività e per il Progetto I Infanzia sono liberi di frequentare il bambino nel corso della giornata. Questo è un punto critico che mette spesso in disaccordo le educatrici professionali, il cui obbiettivo é primariamente educativo, con le madri e i padri, le cui motivazioni sono prevalentemente di carattere affettivo e di appartenenza. L’accessibilità ai genitori, in forme differenti, è garantita anche negli altri servizi e progetti.

La nostra mission

La mission di TATAPARK© è la creazione di un sistema di servizi (custodia di tipo familiare, custodia collettiva, centri bambini e genitori) socialmente ed economicamente sostenibili che:

1)  assicurino lo sviluppo psicofisico e la miglior tutela possibile della salute del bambino nel suo stesso ambito di vita;  2) garantiscano il mantenimento delle prerogative paterne e materne (madri babysitter) rinsaldando il legame di attaccamento;  e  3) che permettano, con gradualità, il processo di socializzazione e la vita in comune del bambino.

La nostra vision

La vision di TATAPARK© è di innovare l’ambito di servizi di assistenza per l’infanzia e di raccordare il diritto ad essere madre al lavoro, quindi, dare a tutte le madri la possibilità di partecipare attivamente all’educazione precocissima dei propri figli (custodia, abitudini, accesso al bambino).

Nota informativa